2: le ragazze
E credono che queste ali siano qui come un miracolo.Loro non sanno quanto vetro è rimasto nella nostra pelle,quanto piombo c'era ogni volta che prendevamo il volo.Quanto amore messo nei posti sbagliati o quanto vento c'è voluto per alzarci e ridere.Ci mettiamo queste mani nella pasta del cuore,e pure acqua di lacrime,a volte.Perchè non rubino il nostro sorriso,perchè non lo leghino come un cane dimenticato ci siamo cercate negli occhi,vi abbiamo scavato uno sguardo dove passano stelle e parole.Ogni pezzo di pelle l'abbiamo usata per parlare.Lingua meravigliosa di miele e pepe.E un sorriso,una risata,come un rasoio per aprire il silenzio,come un jukebox che suoni contro i muri del silenzio,come un fiume innamorato sui capelli del silenzio.Ridere e volare.
Vedi tutto questo tesoro,tutta l'allegria che ci veste come arcobaleno,come strisce di mare sulle nostre labbra?
Lo vedi che sono noci amare e vini buoni?
Che importa delle mani che ci hanno cercato senza amore,che importa di chi nel lago del nostro corpo ha mangiato.I muri del nostro sorriso nascondono giostre e cavalli che non potete pensare.I passi delle nostre braccia li abbiamo dipinti di luna,per ogni notte che scendeva sui vostri visi,sulle nostre canzoni.
Le chiamate ali e non sapete che ogni piuma è un racconto infangato,che noi abbiamo raccolto e pulito.Le chiamate ali e non vedete quanto è costato spalmarci da un lato un pò di sole.Le pensate ali e sono solo un gioco più vivo del vostro silenzio.
E per scriverci un rigo,una frase,vi siete dimenticati il peso delle nostre treccie,e l'odore salato di una manciata di baci.
Per questo sediamo qui,ora.Perchè non si perda la memoria di questo sorriso,che nel tramonto rimane a guardare il mare e dentro di sè,gioca.
17 Luglio 95
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