Ti sei ferita le mani e il cuore
Con erba e spine
Gli occhi affogati
Sul suo letto di terra.
E non perdoni la sua assenza
Di uomo, di amante, di padre.
Il tuo cuore marino
Vorrebbe che gli orologi andassero indietro
Per ritrovare le sue risate
La dolcezza dei suoi occhi
Il naufragio del tuo corpo sulla sua pelle.
La protezione del suo cuore
Addolorato e vivo.
Non lo perdoni, a volte
Di averti portata sotto un cielo nuovo
Per poi andarsene
Lasciandoti con un alfabeto povero
E troppe cose da dire.
Non perdoni la tanta vita intravista
E non vissuta.
L’hai avuto tra le tue braccia di femmina
Bagnato dalle tue risate
Che rinviavano la morte
E guarivano le tue ferite aperte.
Ora, di quell’amore
Ti è rimasto il lato agro
La parte tagliente dell’assenza
E il dovere di vivere
Di amare ancora.
E, la rabbia
Per quanto il suo sangue ti ha macchiato
E per tutto l’amore che ancora ti resta.
Io, che ti scrivo
Ringrazio che esisti
E curo la casa del mio cuore
Dove da tanto abiti.
Baldo 30marzoduemiladodici
[...] Ma c'è persa nell'aria della vita
RispondiEliminaun'altra fede, un dovere diverso
che non sopporta d'esser nominato
e tocca solamente a chi lo prova.
E' questo. E' rimanere
qui a sentire come adesso [...]
Silvia Bre
Per te e per Vincenza sapendo quanto le parole siano povere. Un bacio
Marinella
A Baldo, a Marinella, a me, a noi....
RispondiEliminaMille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia
sono giorni di finestre adornate
canti di stagione
anime salve in terra e in mare
sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e no basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro
i futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
ti saluto dai paesi di domani
che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia
Anime salve. De Andrè
...quanto amore è passato nelle vene, quanta vita scambiata, quanta e quale eredità...
RispondiEliminagrazie Baldo e un bacio a Vincenza che ci ricorda i "passaggi di tempo"
Una canzone, un canto che esprime l'amore, il dolore, il ricordo sempre presente.
RispondiEliminaGrazie Baldo, ciao
Lara