maria, angelina e rosalia di girolamo

giovedì 8 marzo 2012

un ricordo rosso

ho ricordi di te, delle foglie delle tue mani
un ricordo rosso
dove giocano il vento e i tuoi sorrisi.
ho 39 corti anni, e le solite domande nel cuore.
ma non è sera di ricordi, è sera di presente.
sera di stelle e vino, e di risate.
sera di musica, anche, e di amici.
mi lasciano tranquillo qui
in una stanza che si inzuppa di musica
e non mi chiede nulla.
vorrei che il nostro sangue si mischiasse
per raccontare un pò di storie
che i nostri occhi ci rubassero al mio vino, alle tue braccia.
vorrei che la giostra delle nostra vita
se ne fottesse delle carte che ci danno
che la gioia dei nostri letti, dei nostri vini
ci incatenasse il tempo.
che la musica che ci suona dentro
non andasse persa.
che si impigliasse nei nostri capelli
che ci scavasse le mani e le labbra a fondo
così a fondo, da rendere stupida la memoria.
i cavalli del mio cuore questo chiedono
in quest'ora di cielo perso
in questi momenti da spremere e succhiare.
non è una sera di frontiere
non è una sera di barricate
è solo la sera in cui vogliamo ricordare
quanta semplicità ci vuole
per far respirare il nostro cuore, le nostre dita
le nostre piccole e divertenti minchiate.
e che scriverne non fosse necessario.
che di qualcuno che butta giù parole
nessuno avesse bisogno.
che di queste righe non si sentisse l'eco.
perchè in ognuno di noi
c'è un terreno di poesia
e ci costa fatica nasconderlo.
a chi scrive, in questa sera
dategli legna da tagliare, fuochi da accendere
prati da bagnare.
ma non dategli penne.
rendete inutile ogni sua parola
fatelo vergognare di qualsiasi riga
il suo scrivere, segni.
mettetelo sulla vostra giostra
prendete per il culo i suoi occhi così seri
la sua eterna sigaretta tra le dita.
fategli bruciare le mani al fuoco delle vostre vite
alla fiamma dei vostri sguardi.
mostrategli le vostre mani
le altalene di risate e pianti che contengono.
mostrategli i vostri tesori di ferro e creta
le case che avete costruito!
fategli vedere che ogni vostra parola è zolfo acceso
che ogni vostro amore è più potente di qualsiasi fiume.
fategli cambiare mestiere
fatelo piangere di fronte alle vostre ali,che ali sono
così grandi da fare ombra
ad ogni albero che si è inventato.
strappate i chiodi dal legno di cui siete fatti
e ditegli che non erano necessari
che il sole che lo colora non è fatto di parole
ma di sangue e danza.
rendetegli ridicolo il ricordo di questa pagina
annegandola nella festa del vostro sorriso
dei vostri cuori, che non vogliono essere stanchi
dei cieli che sapete inventargli......


baldo autunno millenocecentonovantasei

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